Questa ricetta prende origine dalle frisjiole sarde. Poiché non faccio uso di latte animale, ho usato quello che avevo in casa ovvero la bevanda al cocco e del vino bianco. Nella ricetta originale ci andrebbe il latte e un po’ di acquavite o liquore all’anice.
Questa ricetta vale per una decina di frittelle fatte a girella dal diametro di 7-8 cm, compresi gli errori e i primi cerchi malriusciti di assaggio 😉
Sono croccantine e poco dolci, si conservano in una scatola di latta senza la decorazione anche 4-5 giorni senza problemi. E sono un ottimo regalo all’amica o all’amico del cuore.
Ingredienti
Per le frittelle
- 300 g di semola rimacinata di grano duro
- 100 g di vino bianco
- 100 g di bevanda al cocco (o altra) o latte
- 40 g di succo di arancia
- scorza di arancia e limone qb
- 90 g di zucchero
- 21 g di lievito di birra secco oppure 9 g di lievito fresco
- 1 pizzico di sale
- 1 litro e mezzo almeno (anche due!) di olio di semi di arachide
Per la decorazione delle girelle fritte
- 50 g di succo di arancia
- 1 cucchiaio di zucchero
- qualche goccia di succo di limone
- zucchero a velo qb
Metodo di preparazione
Su una ciotola metti tutti gli ingredienti, tranne il sale e con una frusta mescola. Aggiungi il sale per ultimo perché può interferire sulla lievitazione se viene a contatto col lievito.
Prendi la pellicola. Copri e lascia lievitare da un’ora e mezza fino a tre. Dipende da quanto è caldo il tuo ambiente e dall’umidità. L’impasto deve essersi mosso in alto, avere le bolle in superficie.
Trasferiscilo delicatamente, con l’aiuto di una spatola, nel sac-a-poche. La bocca deve essere possibilmente liscia e larga almeno mezzo cm.
Metti l’olio nella tua Ghisanativa. Le quantità indicate sono l’indispensabile per una diametro 24 cm. Munisciti di uno strumento che resista alle alte temperature e ti possa aiutare in cottura a girare o staccare le girelle.
Preriscalda l’olio a 180°C. Versa due massimo tre girelle alla volta perché l’olio non cali troppo di temperatura. Se così accade, il cibo assorbe parecchio olio. Per realizzare le frittelle, parti dal centro con la bocca del sac-a-poche a circa un cm dall’olio e disegna le spirali allargando il giro fino alla grandezza desiderata. Attenzione agli schizzi ci vuole la massima attenzione in questa fase. Rivoltale almeno una volta, per avere una cottura uniforme. Basta vedere quando sono dorate. Io ho impegato un minuto ciascuna frittella per la cottura.
Ricorda di misurare l’olio ad ogni nuova buttata perché accumulando calore Ghisanativa potrebbe variare la temperatura misurata all’inizio, mentre la pentola si stava ancora scaldando.
Poni le girelle appena fritte su carta assorbente e muovile per fare in modio che l’olio superficiale venga assorbito dalla carta.
Per servire queste frittelle, fai ridurre su un pentolino il succo di arancia con qualche goccia di limone e lo zucchero su un fornello a fuoco minimo per circa 10 minuti. Deve formarsi uno sciroppo denso. Fai attenzione, perché raffreddandosi dentro la pentola ancora calda, tenderà ad indurirsi. Quindi spegnilo appena vedi che comincia a porre resistenza e cola più lentamente del liquido in origine.
Servi le girelle con lo sciroppo, come fosse miele e zucchero a velo. Se metti lo sciroppo, ovviamente, le girelle tendono ad ammosciarsi, quindi, questa operazione è bene farla a ridosso del consumo.
Roberta de Salvador
“Bellunese doc, onnivora e giornalista pubblicista appassionata di enogastronomia. Ha conseguito una laurea in Scienze della Comunicazione e poi ho fatto un master da 10 Kg al Gambero Rosso, chili che ha perso con una sana alimentazione e tante camminate in montagna. Le ricette che condivide con noi rivisitano la tradizione della cucina tradizionale italiana e sono ripetibili anche per chi non è un cuoco PRO.“