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GHISANATIVA: pentole, piastre, griglie e bruciatori in ghisa nuda, naturalmente antiaderenti

Crostata con confettura di fichi, limone e mandorle

Che dolce ti viene in mente quando parliamo di tradizione italiana? La crostata è forse il dolce italiano più popolare e rappresentativo. Anche se non esiste un riferimento storico preciso, la genesi di questo dessert va indietro nel tempo, all’epoca pagana con la figura della sirena Partenope. La leggenda narra che Partenope avesse stabilito la sua dimora nel golfo di Napoli e che ad ogni primavera risorgeva dalle acque ed allietava le popolazioni del luogo col suo canto. Gli abitanti, per ringraziarla, decisero di farle dono delle cose più preziose che avessero. Nasce così un dolce antichissimo che si propone oramai in tutte le stagioni con gli ingredienti a disposizione. Ecco la rivisitazione di una ricetta classica con una confettura fatta in casa da Alice.

Per la confettura:

  • 1 kg di fichi con la buccia
  • 600 g di zucchero semolato
  • Scorza di due limoni
  • 40-50 g di mandorle

Per la frolla:

  • 290 g di farina 00
  • 100 g di zucchero
  • 1 uovo grande intero
  • 1 tuorlo
  • 80 ml di olio di semi
  • 2 g di sale
  • 5 g di lievito per dolci (facoltativo)

Metodo di preparazione

Per la confettura, lava bene i fichi e tieni la buccia.

Inseriscili in una pentola capiente insieme allo zucchero e alla scorza di limone grattugiata fine per sentirne bene il profumo e il sapore. Porta ad ebollizione a fiamma bassa per circa un’ora e mescolando spesso senza dimenticarti la confettura sul fuoco!

Sterilizza dei vasetti di vetro facendoli bollire in acqua, riempili con la confettura e chiudili ben stretti, poi lascia freddare completamente ribaltando i barattoli a testa in giù.

Dedica del tempo alla frolla, ricordando che questa non dovrà riposare, quindi preparala proprio sul momento, poco prima di infornare la crostata: in una boule rovescia le parti umide, quindi lo zucchero, l’uovo, il tuorlo e anche il sale. Mescola con una frusta a mano per rendere omogeneo il pastello, unisci a filo l’olio di semi e amalgama. A questo punto inserisci la farina – se vuoi, setacciala con il lievito chimico, verrà una frolla più alta e più friabile – e mescola con un mestolo direttamente nella boule.

Quando non riesci più a lavorare il composto nella ciotola, versalo sul piano di lavoro e impastalo brevemente per renderlo omogeneo: pesalo e dividilo in tre parti; se un panetto risulterà appena più abbondante, usalo per la base della crostata.

Scalda il forno a 175°C. Imburra la padella con del burro freddo poi rimuovi l’eccesso con della carta da cucina.

Tieni da parte un terzo abbondante della frolla, ti servirà per le losanghe e le decorazioni: stendi con l’aiuto del matterello e poca farina la restante frolla, adagiala sulla base e crea anche un po’ di bordo, aiuterà a far si che la confettura non esca dagli strati. Adagia uno strato di confettura, più o meno abbondante a seconda che ti piaccia più farcita o no (circa 200 g nel mio caso).

Stendi la restante frolla tra due fogli di carta forno, taglia delle losanghe verticali e sistemale con la tipica forma a griglia sulla confettura, togli le parti in eccesso e ripiega i lembi della base verso il centro della crostata in modo da creare un bordo. Con la restante frolla, crea delle decorazioni aiutandoti con dei taglia biscotti e sistematele sul bordo per decorarla.

Inforna per 30 minuti nel ripiano medio basso, poi sollevala nel ripiano centrale e cuoci per altri 10 minuti circa, finché sarà ben dorata in superficie. Falla freddare completamente, poi spolverizza con dello zucchero a velo e servila.

Aggiungi le mandorle tritate a fine cottura.

Alice Parretta

Ci sono incontri che ti cambiano la vita, quello con la pasticceria ha cambiato la mia.

Nata e cresciuta a Firenze, dopo aver dedicato gli anni di studio a percorsi molto differenti nell’ambito della psicologia e dello sport, si imbatte per caso con i forni e fornelli e scopre la sua vera passione: la pasticceria!
Dopo una iniziale formazione da autodidatta, frequenta corsi di base in alcune scuole fiorentine per poi conseguire il diploma presso l’Accademia Italiana Chef di Bologna, settore pasticceria.
Ama profondamente i libri, i gatti e i carboidrati.
“Il Dolce Di Alice” è il nome del mio blog e dei miei profili social dove pubblicizzo la mia attività come chef pasticcera a domicilio e come formatrice di primo livello che svolgo nella realtà fiorentina.

Questa ricetta è stata realizzata su

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